Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

[Indice degli articoli]   [Home]

San Massimiliano Kolbe:
"L'ecumenismo È il Nemico dell'Immacolata"

 Cappella ecumenica a San Paolo Fuori le Mura

di John Vennari

Traduzione di Sabina Frauzel
Fonte: http://www.cfnews.org/cfn.htm

       L'ecumenismo: un male intrinseco da combattere e distruggere; il nemico dell'Immacolata; il nemico dei cattolici (perché li fa cadere gravemente in errore); il peggior nemico degli infedeli e degli eretici (perché non li vuole convertire e li conferma nell'errore).
       Ecco perché tutte le novità più brutte e deleterie ruotano attorno alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura....

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       Alla Conferenza Stampa del Vaticano il 21 gennaio 2008, il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete di San Paolo Fuori le Mura, ha confermato che la Basilica Maggiore romana inaugurerà una «cappella ecumenica».
       La Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura aprirà una cappella ecumenica nella quale le religioni non-cattoliche possano compiere le proprie funzioni liturgiche.
       L'iniziativa è inserita nella cornice dell'Anno Paolino che partirà dal giugno 2008.
       Purtroppo, l'apertura della cappella indica chiaramente la sua appartenenza al programma ecumenico al quale Benedetto XVI ha esortato i novelli Cardinali creati nei concistori di marzo 2006 e novembre 2007.

 


Basilica Maggiore di
San Paolo Fuori le Mura

       Si può immaginare come San Massimiliano Kolbe reagirebbe contro questa novità del programma. Nel 1933, quando il movimento ecumenico iniziò la sua avanzata, San Massimiliano Kolbe lo vide per quello che era e definì l’ecumenismo come il nemico della Beata Vergine Maria; un movimento da combattere e distruggere.

       La missione che San Massimiliano affidò ai suoi Cavalieri dell'Immacolata era quella di convertire il mondo intero alla Chiesa cattolica.
       Diceva: «
Soltanto quando tutti gli scismatici e i protestanti professeranno il Credo cattolico con convinzione e quando tutti gli ebrei chiederanno volontariamente il Santo Battesimo, solamente allora l’Immacolata avrà raggiunto i suoi obiettivi».(1)

      «… In altre parole -insisteva San Massimiliano- non c'è peggior nemico dell'Immacolata e della sua Milizia che l'ecumenismo attuale, contro il quale ogni Cavaliere non solo deve combattere, ma anche fare opera di neutralizzazione attraverso un'azione diametralmente opposta che in ultima battuta lo annienti.
       Noi dobbiamo realizzare il più rapidamente possibile l'obiettivo della Milizia Immacolata, cioè conquistare all'Immacolata, ed attraverso lei al Sacratissimo Cuore di Gesù, il mondo intero ed ogni singola anima che vive oggi o che vivrà domani, fino alla fine del mondo».(2)

 



       Padre Edward Hanahoe, un grande teologo degli anni '50 smaschera il male intrinseco del nuovo ecumenismo. Spiega che reca l'effetto nefasto di «perpetuare lo status di separazione, di tenere le persone fuori dalla Chiesa Cattolica piuttosto che farvele confluire».(3)

       Sarebbe difficile dipingere un ritratto più vivido dell'ecu-menismo post conciliare.
       Quelli che promuovono il nuovo ecumenismo conciliare non ricordano mai ai non-cattolici la necessità di convertirsi alla Chiesa cattolica per salvarsi.
       Il vero principio di conversione dei non-cattolici ora è rimpiazzato col nuovo principio di «convergenza coi non-cattolici». (4) Ne consegue che, come ha messo in guardia padre Hanahoe, il nuovo ecumenismo avalla il perpetuarsi dello stato di separazione di coloro che sono fuori dalla Chiesa, anzichè riportarli dentro di essa.
       L'ecumenismo adottato dai cattolici dal Concilio in poi è in effetti un modello distorto di unità propugnato dal Consiglio Mondiale delle Chiese (5), che implicitamente nega la dottrina infallibile e sicuramente definita: «Fuori della Chiesa non è salvezza». (6)

 



       I cattolici di tutto il mondo sono stati, dunque, scandalizzati nell'apprendere la proposta di adibire una porzione della Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura a cappella ecumenica.
       Nel comunicato di Zenit del 21 dicembre 2007 si legge: «Una cappella ecumenica a San Paolo Fuori le Mura è una delle prime iniziative dell'imminente Anno Paolino . Il cardinale Andrea Cordero Lanza il di Montezemolo, arciprete della basilica papale, ha annunciato il progetto per la cappella in un'intervista all'Osservatore Romano», organo ufficiale del Vaticano.
       La cappella, ha detto il Cardinale Cordero Lanza di Montezemolo, offrirà la «possibilità per le comunità cristiane non-cattoliche di venire e pregare nella basilica e celebrarvi la liturgia».
      Secondo Zenit, il Cardinale ha fatto presente che Benedetto XVI ha un programma di celebrazione dell'Anno Paolino dal 28 giugno 2008 al 28 giugno 2009.
       Un mese dopo, il 21 gennaio 2008, si è tenuta una Conferenza stampa vaticana in cui il Cardinale Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della basilica, ha confermato che la Basilica Maggiore romana aprirà una «cappella ecumenica» in coincidenza con l'Anno Paolino.
       In un articolo sulla conferenza stampa intitolato «Forte carattere ecumenico dell’Anno Paolino», il Servizio Informazione Vaticana (VIS) ha riportato: «Il Cardinale ha infine posto l'accento sul programma ecumenico, essendo l'ecumenismo una colonna portante dell'Anno Paolino. Egli ha annunciato che la cappella, attualmente adibita a battistero, posta tra la basilica ed il chiostro di San Paolo Fuori le Mura, diventerà cappella ecumenica, pur mantenendo il suo caratteristico fonte battesimale, sarà trasformata in luogo in cui offrire ai nostri fratelli cristiani uno speciale luogo per pregare, o all'interno dei loro propri gruppi o insieme coi cattolici, senza la celebrazione dei Sacramenti».
       Il VIS continua: «Questa cappella sarà inoltre usata per ospitare le reliquie di San Timoteo di Antiochia e di altri sconosciuti martiri del quarto secolo...»(7)

 



       L'aspetto più triste di questa vicenda è che il Cardinale risulta seguire il programma ecumenico per la basilica e per l'Anno Paolino sancito da Papa Benedetto XVI stesso.
È anche
in linea col tema ecumenico dato dal Papa Benedetto nei due concistori cardinalizi.

 



 

Un’ermeneutica della Continuità Ecumenica

       Il primo Motu Proprio di Benedetto XVI uscito il 31 maggio 2005 era intitolato «L'antica e venerabile Basilica» chiariva la struttura canonica della Basilica Maggiore di San Paolo Fuori le Mura.
       Il Catholic World News (CWN) -Notizie del Mondo Cattolico- titolò:«Nel Motu Proprio, Papa Benedetto richiama l’attenzione sull'importanza storica di San Paolo Fuori le Mura, e specialmente la tradizionale associazione all'ecumenismo. Lui incoraggia la prosecuzione di quell'unità ecumenica insieme al lavoro del Consiglio Pontificio per l'Unità dei Cristiani». (8)
       Le parole di papa Benedetto nel Motu Proprio su questo punto sono le seguenti:
       «In tempi recenti, la Santa Sede ha preso a cuore la promozione speciale di eventi ecumenici nella Basilica o nell'ambiente dell’Abbazia. Sarà perciò compito dei Monaci, sotto la supervisione dell'Arciprete organizzare, coordinare e promuovere tale programa, anche con l'aiuto di confratelli Benedettini di altre Abbazie ed in accordo col Consiglio Pontificio per la Promozione dell’ Unità dei Cristiani».(9)

 



       Quando Papa Benedetto parla degli eventi ecumenici connessi con San Paolo Fuori le Mura, è perfettamente esatto.
       • E' stato proprio a San Paolo Fuori le Mura che Papa Giovanni XXIIII nel 1959 annunciò per la prima volta il suo progetto di convocare il Concilio Vaticano Secondo.
       • E' stato a San Paolo Fuori le Mura che Papa Paolo VI ha presieduto una speciale assemblea di «Liturgia della Parola» coi Protestanti Osservatori al Vaticano II, il 4 dicembre 1965, segnando la chiusura del Concilio. In tale occasione Paolo VI disse loro: «La vostra partenza ci impone di ringraziarvi ancora una volta per la vostra presenza nel nostro Concilio Ecumenico. Noi l'abbiamo sommamente apprezzato e ne abbiamo sentito l’influenza...»(10)
       • San Paolo Fuori le Mura è stata la cornice in cui, nel gennaio 1986, Papa Giovanni Paolo II invitò pubblicamente tutti i capi delle religioni mondiali a partecipare alla sua preghiera pan-religiosa per la pace ad Assisi, tenutasi nell’ottobre 1986. (11)

 



       • E' stato a San Paolo Fuori le Mura che nel gennaio 2000 Papa Giovanni Paolo ha aperto la Porta Santa della basilica, inaugurando l'inizio dell'anno di Giubileo.
       Questo è stato pubblicizzato come «il più importante incontro ecumenico dopo il Vaticano II», comprendendo 200 delegazioni di «Chiese cristiane» che presero parte all'apertura della Porta Santa, oltre al Consiglio Mondiale delle Chiese che abbraccia 337 sette provenienti da più di 100 paesi. (12)
       Papa Giovanni Paolo II aprì la Porta Santa affiancato dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli e dall'Arcivescovo anglicano di Canterbury.(13)
       Il fatto fu scandaloso, giacchè l'apertura della Porta Santa nell’Anno Santo simboleggia il potere del Papa di aprire le porte di Cielo perché le genti ricevano la grazia santificante. Giovanni Paolo, nell'invitare uno scismatico ed un leader protestante ad unirsi a lui nell’atto di apertura della Porta Santa, insegnava simbolicamente che anche le religioni non-cattoliche sono canali della grazia celeste.

 

 

 

 


Giovanni Paolo II apre la Porta del Giubileo in San Paolo con gli Ortodossi e gli Anglicani

       • Ogni anno, San Paolo Fuori le Mura è sede della liturgia di chiusura della settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, iniziativa un tempo cattolica che è divenuta ecumenica dai tempi del Vaticano II e che ora continua in unione col Consiglio Mondiale delle Chiese.
       • il 21 gennaio 2007, Papa Benedetto XVI ha invitato i fedeli a venire a celebrare i Vespri ecumenici in questa Basilica Maggiore il 25 gennaio 2007. Ha detto: «Io presiederò alla celebrazione dei Vespri nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura che comincia alle 5.30 del pomeriggio»(14) I Vespri ecumenici sono la chiusura della settimana dell’Unità dei Cristiani alla quale il Papa presiede.

 



       Asia News riporta di Papa Benedetto l’«impegno ecumenico per l’unità dei Cristiani», per il quale «Benedetto XVI ha sottolineato che tale impegno non è limitato agli esperti, ma è aperto a tutti». Il Papa ha detto: «L’ecumenismo è una profonda esperienza dialogica; significa ascoltare e parlarsi l'un l'altro, approfondendo la conoscenza reciproca. È un compito che ciascuno può assolvere, specialmente in termini di ecumenismo spirituale basato sulla preghiera e la condivisione che ora è possibile tra i Cristiani». (15)  (Quest’anno, come l'anno scorso, la settimana per l'Unità dei Cristiani è stata preparata congiuntamente dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese. (16) Si prevedono ulteriori specifiche su questo punto in un prossimo articolo).
       Se ne deduce che l'impianto della cappella ecumenica a San Paolo Fuori le Mura si allinea alla recente storia ecumenica della Basilica, e aderisce alla richiesta di Papa Benedetto XVI nel suo Motu Proprio di «promuovere eventi ecumenici speciali nella Basilica o nell'ambiente abbaziale».

 



L'anno di Paolino

       Parimenti Papa Benedetto XVI incoraggia eventi ecumenici in occasione del prossimo Anno Paolino.
       Il 28 giugno 2007, il Papa ha annunciato ufficialmente l'anno giubilare straordinario dell'Apostolo Paolo dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009, in occasione del bimillenario anniversario della sua nascita «che gli storici datano tra il 7 ed il 10».

 



       Il Servizio Informazione Vaticana [VIS] ha sottotitolato la sua cronaca dell'evento: «L'anno di Paolino sarà caratterizzato dall’ecumenismo».
       Il VIS ha riportato che «Il Papa ha proseguito nell'illustrare che questo «Anno Paolino» sarà solennizzato particolarmente in Roma e che la Basilica di San Paolo Fuori le Mura ospiterà «una serie di eventi liturgici, culturali ed ecumenici», come «iniziative pastorali e sociali».
       Va sottolineato che questa esortazione a eventi ecumenici di Papa Benedetto XVI è stata pubblicata nove giorni prima della promulgazione, il 7 luglio 2007, del suo Motu Proprio sulla Messa in latino.
       Il VIS incalza: «Il Santo Padre ha tenuto a evidenziare il fatto che l'Anno Paolino sarà caratterizzato da una «dimensione ecumenica» perchè «l'Apostolo dei gentili, incaricato in maniera specifica di portare la Buona Novella a tutte le genti, aveva a cuore l'unità e l'armonia di tutti i cristiani». (17)
       Da qui si evince che la proposta per la cappella ecumenica da parte del Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della basilica papale, non giunge inaspettata, specie perchè in entrambi i concistori di Papa Benedetto XVI, i neo cardinali sono stati esortati a tenere l'ecumenismo come centro della loro missione.

 



 

Il Concistorio di Benedetto

       Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete di San Paolo Fuori le Mura è stato creato Cardinale al primo Concistoro di Papa Benedetto XVI, il 25 marzo 2006. Nella stessa occasione furono creati cardinali Sean O’Malley di Boston, William Levada (S.Francisco) e Stanislaus Dziwisz, in precedenza segretario di Giovanni Paolo II e Arcivescovo di Cracovia. (18)
       In tale concistoro il Papa ha lanciato un chiaro messaggio ecumenico. Benedetto ha così parlato ai nuovi Cardinali: «conto su di voi per far sì che il sentiero per la piena comunione dei cristiani sia più rapido e sicuro»; come riportato da ANSA: «scegliendo il settore in cui egli (il Papa) amerebbe vedere dei progressi».
(19)

 



       Nel recente concistoro del 24 novembre 2007, Benedetto ha conferito altre 23 berrette cardinalizie, (20) due delle quali ai prelati più vicini ai Carismatici in Roma: l'Arcivescovo Paul Cordes e Stanislaus Rylko (ad un raduno di carismatici al quale sono intervenuto a Steubenville, nel 2005, il carismatico Ralph Martin ha detto che lui e sua moglie si sono recati all'ufficio dell'Arcivescovo Rylko a Roma. Rylko li vide ed esclamò con gioia, «Rinnovamento Carismatico per sempre!») (21)
       L'ecumenismo fu un tema portante al concistoro del novembre 2007, anche più di quello del 2006. Il Servizio Informazione Vaticana riporta che a questo secondo concistoro, «Benedetto XVI ha introdotto il tema all'ordine del giorno: Il dialogo ecumenico alla luce della preghiera e del comandamento del Signore: Ut Unum Sint». (22)

 



       Nel contesto di questo concistoro, il Cardinal Walter Kasper tenne un discorso ai cardinali che venne immediatamente pubblicato dal Vaticano nell'Osservatore Romano col titolo: «L'ecumenismo come "sacro dovere"».
       In presenza del Papa, il Cardinal Kasper
       • ha sottolineato che Papa Giovanni Paolo II aveva definito lo sforzo ecumenico nella Chiesa un «percorso irreversibile»
       • ha proseguito sul fatto che Papa Benedetto XVI dal primo giorno di pontificato, ha fatto dell'ecumenismo l'elemento principale del suo governo;
       • ha fatto uno sperticato elogio all'Accordo Balamand del 1993, il quale dichiara «Chiese sorelle» la Cattolica e la scismatica ortodossa, che l'una non deve cercare di convertire l'altra (questo documento chiama il principio della conversione «ecclesiologia superata»").
       • si è rallegrato che vari gruppi di protestanti e comunità religiose cattoliche e nuovi movimenti spirituali abbiano recentemente creato un «network spirituale»;
       • ha ricordato che l'«ecumenismo spirituale» (cattolici e non cattolici che pregano insieme pubblicamente) è la «vera anima del movimento ecumenico». (23)
       • Ha menzionato che per i cattolici l'unità consiste nel «presupposto per una comunione eucaristica» Questo è estremamente vago, giacchè il nuovo Codice di Diritto Canonico permette ai non cattolici di ricevere la Comunione in svariate circostanze. Non è mai citata la dottrina di Pio XI che afferma esserci una sola via all'unità: il ritorno dei dissidenti all'unica vera Chiesa di Cristo.
       Infatti, il Cardinal Kasper mostra di disprezzare i tradizionali insegnamenti cattolici sull'unità tra cristiani. Costui, nel 2001, ha dichiarato: «...oggi non intendiamo più l'ecumenismo nel senso di un ritorno, in cui gli altri si "convertirebbero" e tornerebbero a essere "cattolici": questo, al Concilio Vaticano II, è stato espressamente abbandonato». (24)

 



       Giustamente i Cattolici tradizionalisti si sentono oltraggiati da questa affermazione. Ma purtroppo occorre domandarsi se e come si differenzia sostanzialmente il rinnegamento di Kasper della dottrina tradizionale dalle parole di Benedetto XVI all'incontro ecumenico di Colonia nel 2005. Ivi, il Papa ha detto:
       «...Questa unità non vuol dire quello che potrebbe chiamarsi ecumenismo di ritorno (che significa negare e rifiutare la storia della propria fede). Assolutamente no! Non implica uniformità in tutte le espressioni di teologia e spiritualità, nelle forme liturgiche e disciplinari. Unità nella molteplicità e molteplicità nell'unità... a questo fine, il dialogo deve dare il suo contributo».(25)
       (Questo era lo stesso discorso nel quale Papa Benedetto ha detto del protestante Fratello Roger di Taizee ucciso recentemente: «Lui ora ci sta visitando e ci sta parlando dal cielo».) (26)

 



       Proseguendo, il Cardinale Kasper ha espresso le sue osservazioni al Concistoro Vaticano dei cardinali del 2007, lui ha espresso un illimitato encomio alla Guida del 1993 per l'Applicazione di Principi e Norme dell'Ecumenismo, un documento essenziale che promuove innumerevoli attività interconfessionali da sempre condannate dalla Chiesa come peccati contro la fede. Alcuni di questi includono la possibilità per i protestanti di leggere le letture (eccetto il Vangelo) in una chiesa cattolica [n.133]; e l'incoraggiamento di «esercizi spirituali in comune» e di «ritiri» tra cattolici e protestanti [n.114]. (27)

 



       Una delle proposte della Guida pertinente alla presente discussione raccomanda la costruzione di una unica chiesa posseduta e utilizzata da cattolici e non cattolici [n.138]; e addirittura raccomanda che in queste chiese congiunte, il SS. Sacramento vada riposto in una cappella o stanza separata per non offendere i non credenti [n.139].
       Come possiamo non vedere in questo un modello per la cappella ecumenica annunciata a San Paolo Fuori le Mura? Va ricordato che questa Guida è stata giudicata positivamente dal Cardinal Kasper alla presenza del Papa nell'ultimo concistoro dei, Cardinali due mesi fa.
       Seguendo la raccomandazione di chiese ecumeniche congiunte della Guida del 1993, il Cardinal Walter Kasper fa una proposta analoga nel suo Manuale per Ecumenismo Spirituale del 2007:
       «Prestate la dovuta attenzione, nei santuari nazionali e internazionali dedicati alla Vergine Maria, alla presenza e alle necessità pastorali di quei visitatori che appartengono ad altre Chiese e comunità ecclesiali, rendendo disponibili appropriate preghiere e meditazioni, unitamente all'uso di adeguati simboli e segni liturgici». (28)
       Quindi la nozione di una cappella ecumenica non è necessariamente un'idea originale del Cardinal Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della basilica papale. Proposte analoghe figurano nella Guida Ecumenica Vaticana del '93 elogiata nell'ultimo concistoro di cardinali alla presenza del Papa Benedetto XVI, e nel Manuale di Ecumenismo Spirituale di Kasper del 2007.

 



       Per tirare le somme: Papa Benedetto XVI ha incoraggiato l'ecumenismo come parte della missione di San Paolo Fuori le Mura, e come aspetto centrale dell'Anno Paolino. Papa Benedetto ha fatto inoltre dell'ecumenismo il tema centrale dei due concistori di cardinali, l'ultimo dei quali ha dibattuto un tema ecumenico su indicazione dello stesso Benedetto ed è stato tema del discorso di Kasper auspicante un ecumenismo pan-cristiano, veleno della Chiesa conciliare negli ultimi quarant’anni.

 



       L'ecumenismo ha ricevuto un ulteriore impulso da Papa Benedetto XVI il 18 gennaio 2008, quando ha pronunciato una preghiera luterano-cattolica. Il Servizio d’Informazione Vaticana riferisce le sue parole: «La preghiera congiunta di luterani e cattolici della Finlandia è un'umile ma fedele condivisione nella preghiera di Gesù...» (29)
       I cattolici devono approntare una resistenza incondizionata a queste iniziative ecumeniche, giacchè l'ecumenismo attuale, come Papa Pio XI avverte, porta ad un «falso cristianesimo, totalmente estraneo alla Chiesa di Cristo».(30)
       I cattolici devono altresì opporsi alla ventilata cappella ecumenica, a causa dell'effetto domino che avrebbe in tutto il mondo. Una volta che una delle chiese più importanti di Roma -una basilica papale- impianta una cappella ecumenica entro le sue mura, altri cardinali e Vescovi potrebbero costruire edifici similari nelle proprie cattedrali diocesane. E' uno scandalo che può moltiplicarsi nelle città di tutto il mondo. Come potrà un cattolico lamentarsi del suo Vescovo di un simile abuso quando Papa Benedetto XVI lo permette in una basilica maggiore romana?

 



       I cattolici furono giustamente critici verso il Rettore del Santuario di Fatima, Guerra, che una volta all'anno presta il santuario di Fatima a gruppi di anglicani che vi tengono ritiri, liturgie incluse.(31)  Ma come può essere accusato unicamente Guerra quando un pontefice ecumenico permette una permanente struttura pan-cristiana in uno dei siti più venerabili di Roma? Quanti speculatori «copioni» verranno fuori in tutto il mondo quando a questa cappella scandalosa è consentito realizzarsi proprio nel cuore della cristianità? Come ostacoleremo, ad esempio, il Cardinal Egan se elargirà una porzione della Cattedrale di San Patrizio a New York per il culto non cattolico? Cosa diremo ai vescovi modernisti e ai rettori di santuari quando, alle nostre rimostranze contro l'attuale ecumenismo, risponderanno con il proclamare a buon diritto che seguono l'esempio del Papa?

 



 

Una constatazione realistica

       Lo scopo di questo tema non è di scagliare pietre contro qualcuno. Nè è pensato per avallare la posizione sedevacantista -una posizione che non condivido-. Lo scopo è piuttosto di giungere ad una valutazione realistica sulla direzione altalenante dell'attuale pontificato -uno spettacolo sconcertante che mostra di muoversi nello stesso tempo in due direzioni opposte-. Esso ricorda quello che affermava Pio X riguardo ai modernisti: «Ecco che nei loro libri vi imbattete in affermazioni che possono a buon diritto sostenersi da un cattolico, ma nella pagina successiva, vi trovate altri concetti che potrebbero essere dettati da un razionalista».(32)
       Niente di quanto espresso nel presente studio è volto a sminuire i tentativi di Benedetto XVI di tornare alla legittima tradizione cattolica: come la liberalizzazione della Messa tridentina; la sua recente celebrazione della Messa ad orientem, il tentativo di restaurare la musica sacra nel culto cattolico. Tutti questi vantaggi non vanno sottovalutati e vanno accolti con riconoscenza.
       Allo stesso tempo, però, l’avanzarsi dell’ecumenismo conciliare di Papa Benedetto è motivo di preoccupazione. I cattolici tradizionalisti hanno forse combattuto tutti questi anni per una sorta di alto anglicanesimo ecumenico? Per una novella sintesi hegeliana di un quadro perfetto nella liturgia e rivoluzionario nella teologia?
       Mentre apprezziamo qualsiasi legittimo ritorno alla tradizione sotto questo pontificato, non smettiamo di resistere agli avanzamenti ecumenici che provengono dalla stessa direzione: un ecumenismo che San Massimiliano Kolbe ha stigmatizzato come «il nemico dell'Immacolata»; un ecumenismo «contro cui ogni Cavaliere deve non solo combattere, ma anche fare opera di neutralizzazione attraverso un'azione diametralmente opposta che alla fine lo annienti».

John Vennari

 



      

Note:

       (2). Rycerz Niopokalenz, 4 (1922), p. 78. Citato da L'Immacolata Nostro Ideale, di Padre Karl Stehlin [Varsavia: Te Deum, 2005], p.37.

       (2). Voce del Diario datato 23 aprile 1933. Citato da L'Immacolata Nostro Ideale, p. 37.

       (3). Un faldone: Saggi e Documenti per commemorare il Giubileo d'oro dell'ottava della Cattedra dell'Unità, 1908-1958, edito da Edward F. Hanahoe, S.A., S.T.D., e Titus F. Cranny, S.A., S.T.D., M.A. [Graymoor: Cattedra dell'Apostolato dell'Unità, 1959], pag. 121.

       (4). Per una approfondita trattazione dell’argomento, si veda “Il Vaticano II verso l'unità voluta da Cristo”, J. Vennari, CFN, Agosto 2005. Ristampa 2023 disponibile a $ 2.00 da pagarsi tramite postepay da CFN. Su internet a ww.cfnews.org/V2-unity.htm

       (5). Questo è spiegato più approfonditamente nel DVD: "Vaticano II: il miglior Concilio che i Protestanti abbiano mai avuto”, di J. Vennari (disponibile a $ 12.95 tramite postepay da Oltyn Library Services, 2316 Delaware Ave, PMB 325, Buffalo NY 14216. Disponibile sul web: www.cfnews.org/V2-BestCouncil.htm

       (6). "La S.Chiesa romana crede fermamente, professa e insegna che nessuno di quelli che sono fuori dalla Chiesa, non solo i pagani, ma anche giudei, eretici e scismatici possono partecipare della vita eterna, ma che li aspetta il fuoco eterno "che è stato preparato per il diavolo e i suoi angeli" (Mt. 25:41) a meno che prima della morte non siano congiunti ad essa; e che è tanto importante l'unità del Corpo Ecclesiastico, che solo quelli che restano nella sua unità possono usufruire dei sacramenti della Chiesa per conseguire la salvezza, che solo tramite questi si riceve una ricompensa eterna per i propri digiuni, atti di misericordia, e altre opere di pietà cristiana e doveri di un soldato di Cristo. Nessuno, fossero anche le sue opere buone immense, nessuno, anche se versa il suo sangue per il nome di Cristo, nessuno può salvarsi se non si mantiene dentro il cuore e l'unità della Chiesa cattolica." Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, 4 febbraio 1442.

       (7). Vedere "Basilica papale sul punto di aprire una cappella ecumenica" (Zenit, 21 dicembre 2007) e "Forte carattere ecumenico dell'Anno Paolino" (Servizio Informazione Vaticana, il 21 gennaio 2008). Sul web: http://212.77.1.245/news_services/press/vis/dinamiche/a10_en.htm
       (9). "Documento papale chiarisce il ruolo della basilica romana", Catholic World News, 31 maggio 2005.

       (9). Motu Proprio, "L'antica e venerabile basilica" 31 maggio 2005, (n.9). Pagina web vaticana: www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/motu_proprio/documents/hf_ben-xvi_motu-proprio_20050531_antica-venerabile-basilica_en.html

       (10). La via all'unità dopo il Concilio, del Cardinale Agostino Bea , [New York: Hereder, 1967], p. 10-11.

       (11). "Giovanni Paolo invita tutte le genti a unirsi in preghiera per la pace", Associated Press, 25 gennaio, 1986.

       (12)."Il più importante incontro ecumenico dal Concilio Vaticano II: l'apertura della porta santa a San Paolo Fuori le Mura”, Zenit, 14 gennaio 2000.

       (13). "Documento papale chiarisce il ruolo della basilica romana", Catholic World News, 31 maggio 2005.

       (14). "L'ecumenismo e la preghiera sono doveri per tutti, dice il Papa" , Asia News, 21 gennaio, 2007. Questo era lo stesso discorso in cui esortava i bambini a buttare via le pistole giocattolo.

       (15). Ibid.

       (16). Vedi la pagina web vaticana: "Risorse per la settimana dell'Unità dei Cristiani", gennaio2008: http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/weeks-prayer-doc/rc_pc_chrstuni_doc_20070710_week-prayer-2008_en.html

       (17). "il Santo Padre proclama un anno dedicato a San Paolo" Servizio Informazione Vaticana, il 28 giugno 2007.

       (18). "Nuovi Cardinali" ,The Dallas Morning News, 24 febbraio 2006.

       (19). "Il Papa conferisce 15 berrette cardinalizie", ANSA, il 24 marzo 2006.

       (20). "La Chiesa abbraccia i nuovi cardinali", Zenit, 27 nov. 2007.

       (21). Questo è tratto dal discorso di Martin: "Trasformazione in Cristo: Sapienza dei santi". Allo stesso modo, l'Arcivescovo Paul Cordes è ugualmente favorevole a Carismatici ed ecumenismo moderno, come si evince dal suo libro Chiamata alla Santità: Rilfessioni sul Rinnovamento Carismatico Cattolico, Liturgical Press, Collegeville, MN,1997.

       (22). DICI (19 dic. 2007), tratto dal Servizio Informazione Vaticana: 23-25 nov. 2007.

       (23). "Ecumenismo come sacro dovere", intervento del Card.Kasper al Collegio Cardinalizio, L’Osservatore Romano, 5 dicembre 2007, pp. 6-7.

       (24). Adista, 26 feb. 2001. Traduzione inglese riportata da “Dove hanno nascosto il Corpo?”, di Christopher Ferrara, Il Resto, 30 giugno 2001 [enfasi aggiunta].

       (25). Viaggio apostolico a Colonia, in occasione della XX° Giornata Mondiale della Gioventù.
       Incontro ecumenico, Nota di Sua Santità Benedetto XVI, Colonia (Sede Arcivescovile, venerdì 19 agosto 2005). Alla pagina web vaticana: www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2005/august/documents/hf_ben-xvi_spe_20050819_ecumenical-meeting_en.html [enfasi aggiunta].

       (26). Ibid., vedere inoltre "Fratel Roger è morto da Protestante", di J. Vennari, Catholic Family News, ott. 2006. [ristampato 2154, disponibile a $ 2.00 pagati tramite postepay a CFN]. Anche sul web a: www.cfnews.org/BroRoger.htm

       (27). Per più approfondita trattazione della Guida del '93, vedere "La Chiesa ecumenica del terzo millennio", di J. Vennari, Catholic Family News, gennaio, 1998. [ristampato 2154, disponibile a $ 2.00 pagati tramite postepay a CFN].

       (28). Manuale di Ecumenismo Spirituale, del Card. Walter Kasper, [Hyde Park: Stampa Città Nuova, 2007], pp. 34.35.

       (29). «La preghiera è “la porta d'ingresso” dell'ecumenismo», Servizio Informazione Vaticana, 18 gennaio, 2008. Secondo questa nota, Benedetto nella stessa occasione avrebbe affermato: "dobbiamo essere grati per i frutti del dialogo cattolico-nord luterano in Finlandia e Svezia sui temi centrali della fede cristiana, inclusa la questione della giustificazione nella vita della Chiesa”.

       (30). Mortalium Animos, Papa Pio XI, 1928.

       (31). Vedere "Un colossale monumento al diabolico disorientamento", di J. Vennari, Catholic Family News, novembre 2007. [ristampato 2286, disponibile a $ 2.00 pagati tramite postepay a CFN]. Anche sul web: www.cfnews.org/dia-monument.htm

       (32). Pascendi, n.18.

[Indice degli articoli]   [Home]